| Interpretato da | Clarke Peters |
| Voce italiana | Stefano Mondini |
| Nome | Alonzo D. Quinn |
| Stato | Vivo (in custodia) |
| Numero di Previdenza Sociale # | XXX-XX-0310 |
| Occupazione | Consigliere politico Capo di stato maggiore Boss dell'HR |
| Residenza | New York |
| Famiglia | Cal Beecher - Figlioccio |
| Affiliazione | HR |
| Prima apparizione | "Prima pagina" |
| Ultima apparizione | "La paga del Diavolo" |
Alonzo D. Quinn è un consulente politico per Ed Griffin e il leader dell'HR. La leadership di Quinn era così nell'ombra che neanche Harold Finch abbia sospettato di lui.
Biografia[]
Con molti dei suoi subordinati arrestati dall' FBI, Quinn inganna una giornalista locale, Maxine Angelis, a pensare che Christopher Zambrano è il capo dell' HR. Ciò si traduce nella morte di Zambrano e nella distruzione della carriera di Maxine. Quinn però porta il suo capo Ed Griffin, candidato sindaco, a ottenere ancora più voti visto che il suo avversario Landon Walker è stato identificato dall'FBI come capo dell'HR. ("Prima pagina")
Dopo la vittoria politica, Quinn diventa il capo del personale del sindaco Ed Griffin presso l'Ufficio del Sindaco. Quinn più tardi chiede al suo secondo, l'agente Patrick Simmons, per cercare di riforgiare l'alleanza dell'HR con Carl Elias, dando loro la posizione di Luciano Grifoni, l' unico superstite boss della mafia ("I capifamiglia"). Questo, tuttavia, non va come previsto quando si scopre Grifoni sta lavorando con Elias, dichiarando che Elias è in guerra contro l'HR. ("Taxi Driver")
Quinn parla con Beecher. ("Fine del gioco")
Quinn comincia a parlare al suo figlioccio, il detective Cal Beecher, per alcune informazioni. Quinn dopo s'incontra con Simmons per informarlo dei suoi piani per fare un'alleanza con Peter Yogorov. Dal momento che Elias si rifiuta di lavorare con loro, Quinn decide di trovare un accordo con la mafia russa al fine di garantire i fondi per la ricostruzione dell' HR. ("Fine del gioco")
Quinn incontra Peter Yogorov, che accetta la loro partnership in cambio della libertà per lui e suo fratello. L'HR poi incastra il detective Bill Szymanski per impedirgli di testimoniare contro gli Yogorov. Tuttavia Carter risolve il problema e lo libera da tutte le accuse. Quinn poi incontra sia il detective Szymanski che l'assistente procuratore Melinda Wright, sostenendo che il sindaco lo vuole tenere aggiornato sul caso.
Quinn tira fuori una pistola e spara ad entrambi. Poi chiama il detective Raymond Terney per assicurarsi che la loro storia di copertura sia pronta, e Terney gli spara alla spalla per rendere la loro storia convincente. ("All In")
Quinn incontra Beecher ancora una volta, che lo interroga sulla punta per quanto riguarda i soldi di Szymanski. Quinn sostiene che uno degli uomini Elias gli ha dato le informazioni. Curioso, Beecher interroga Elias e scopre che Szymanski era pulito. Simmons, consapevole di questo incontro, informa Quinn. Quinn dice che è un peccato e che aveva sempre detto Beecher di stare attento, ma aggiunge che il suo figlioccio deve essere ucciso. In servizio quella notte, Beecher viene ucciso in una sparatoria su ordine di Quinn. ("Cavallo di Troia")
Quinn al funerale di Cal. ("In Extremis")
Dopo l'incidente, Quinn è colui che dà l'elogio di Beecher al suo funerale. ("In Extremis")
Quando Carter inizia a indagare sull'HR dopo la morte di Beecher, Quinn ordina di ucciderla. Anche se il suo omicidio è sventato, l'HR riesce a incastrare Carter per la sparatoria contro un sospetto disarmato. ("Il giorno zero")
Quinn poi progetta l'esecuzione di Elias e del suo luogotenente (possibilmente Anthony Marconi) con l'aiuto di Peter Yogorov. Il tenente viene colpito e portato in un ospedale, ma sopravvive. Elias viene portato nel bosco da Terney e Yogorov, dove hanno intenzione di sbarazzarsi di lui, ma Carter lo salva. ("Fuori tempo massimo")
Carter e Quinn al cimitero. ("Niente da nascondere")
Quinn più tardi incontra Carter, mentre lei sta visitando la tomba di Cal. Carter si complimenta per il suo elogio funebre al funerale di Beecher, e Quinn le dice che gli uomini Elias erano responsabili per l'omicidio di Cal. Lei non è d'accordo, dicendogli che lei è incerta.
Una volta che Carter se ne va, Quinn chiama il suo socio e dice che Carter potrebbe essere ancora un problema. ("Niente da nascondere")
Quinn s'incontra con Carter in un bar, dove si discute l'omicidio di Cal e il sospetto di Carter. Quinn dice che può ottenere l'attenzione del sindaco su questa faccenda, ma Carter non decide diversamente. Quinn riceve un messaggio da Simmons che chiede se Carter sarà un problema. La guarda uscire e considera la questione.
Quinn nella fotografia. ("L'ipnotizzatore")
Quinn dopo si incontra con Simmons in un cantiere, e Mike Laskey, che ha seguito e spiato Simmons, li fotografa. Più tardi, egli mostra le immagini delle persone che Simmons ha incontrato a Carter, quando Terney entra e uccide Laskey,così Carter spara Terney. Lei gli dice di morire da poliziotto e di dirgli l'identità del capo dell'HR. Nei suoi ultimi momenti, Terney mette il dito su una delle foto di Laskey , lasciando una macchia di sangue sull'immagine di Quinn. ("L'ipnotizzatore")
Con Quinn esposto, Carter inizia la sua ricerca per porre fine all'HR una volta per tutte. Lei inizia a clonare il telefono di Quinn in un ristorante, dove i due stanno parlando.
La Macchina dà a Finch il numero di sicurezza sociale di Quinn insieme a quelli degli altri membri HR rimanenti. Finch decodifica il numero e ne deduce l'identità del capo dell'HR, così come Reese, che trova la sua foto sulla bacheca Carter che ha nascosto nell'armadio di casa sua.
Quinn si nasconde. ("Partita finale")
Carter, armata di fucile di precisione, spara a Quinn da un tetto vicino al suo edificio. Quinn sta parlando con Yogorov, che incolpa l'HR per la sua consegna di droga andata male. Quinn chiama quindi Simmons per discutere la questione, dicendo che Yogorov non sarebbe mai così coraggioso da mettersi contro di loro. Proprio mentre lo dice, Carter apre il fuoco, ed entrambi, Quinn e Simmosns sospettano Yogorov del tentativo di omicidio. Quinn ordina che tutti gli uomini di Yogorov vengano arrestati.
Carter, che ha preso Yogorov in custodia, prepara un mandato di arresto per Quinn. Lei chiama il giudice Andrew Monahan per informarlo su di esso. Monahan dice che la aspetterà quando arriverà a casa sua, e quindi chiama Quinn e chiede se Carter sa. Quinn dice a Monahan di dirgli tutto quello che Carter ha detto.
Carter cade nella trappola di Quinn. ("Partita finale")
Carter arriva a casa di Monahan, dove lui la porta direttamente a Quinn, che la sta aspettando lì con Simmons e pochi altri membri dell'HR. Quinn dice a Carter che non approva quello che è successo a Beecher , ma ha fatto l'errore di non ucciderla insieme a lui in modo che "entrambi non sarebbero morti da soli".
Carter, che ha una pistola puntata, ammette tranquillamente che lei non avrebbe dovuto mettersi contro l'HR da sola, così ha "chiamato alcuni amici". Lei racconta a Quinn che lei è ancora in grado di monitorare il suo telefono anche quando è spento. Reese entra e incomincia a sparare ai membri dell'HR.
Reese, Carter e Quinn nella foto. ("Partita finale")
Quinn viene forzatamente fermato da Carter, che lo porta fuori. Un altro poliziotto dell'HR li aspetta nella sua auto, a cui Reese spara. Carter dice che ha intenzione di mettere Quinn in custodia dell'FBI. Simmons, intanto, accede alla macchina fotografica dell'auto e vede che ha una foto di Reese. Ha intenzione di inviarla a ogni poliziotto corrotto e a ogni criminale di New York. ("Partita finale") Quinn viene preso da Carter e Reese. Devono eludere poliziotti dell'HR e altri criminali, in quanto vi è una taglia sulla testa di Reese. Quinn è sedato da Reese e nascosto in un obitorio, mentre Reese sconfigge alcuni membri dell'HR, aiuta Carter a fuggire. Carter consegna finalmente Quinn all'FBI, dove viene arrestato e in attesa di giudizio. Come risultato, il 98 % dell'HR è sconfitto, e Simmons è l' unico membro rimasto. Carter è promossa e torna detective. Tuttavia, Simmons dopo la uccide in una breve sparatoria, lasciando lei e Reese feriti mentre lui fugge. Carter muore tra le braccia di Reese. ("L'ultima notte")
Quinn a mano armata. ("La paga del Diavolo")
Quinn è tenuto sotto custodia protettiva dall'FBI. Reese, devastato dopo la morte di Carter, comincia a rintracciare Simmons per ucciderlo. Mette KO gli agenti dell'FBI che hanno in custodia Quinn e lo costringe a mano armata a scrivere posizione di Simmons su un pezzo di carta. Quinn sostiene che le azioni di Simmons e dell'HR sono basati sulla lealtà, sostenendo che Reese non riuscirà a farlo parlare, minacciando di ucciderlo. Reese dice a Quinn che non è minaccioso, sta dicendo che lo ucciderà tra 3 minuti, se gli dà l'informazione o no, ma lo renderà il più doloroso possibile, se non lo fa.
Quinn scrive la posizione di Simmons prima di sparargli, Finch arriva in tempo e dice a John che Carter ha utilizzato solo i metodi legali per abbattere l'HR, e uccidere Quinn a sangue freddo, non sarebbe quello che lei avrebbe voluto. Reese tenta ancora di uccidere Quinn anche dopo questo, ma la pistola non funziona. Reese poi inciampa e cade a causa della perdita di sangue dalle ferite precedenti, e preme il grilletto. La pistola, però, è vuota, e Quinn è pronto per essere arrestato. ("La paga del Diavolo")
Vittime[]
- Le numerose persone prese di mira e uccise dall' HR sotto la guida di Quinn.
- Christopher Zambrano : ucciso in una sparatoria sotto la manipolazione di Quinn ("Prima pagina")
- Il detective Bill Szymanski : colpito due volte al torace ("All In")
- L'assistente procuratore distrettuale Melinda Wright: colpita due volte al torace ("All In")
- Cal Beecher: ucciso in una sparatoria su ordine di Quinn ("Cavallo di Troia")
- Donnie: informatore di Beecher , ucciso in una sparatoria su ordine di Quinn ("Cavallo di Troia")
- Joss Carter : mirata agli ordini di Quinn, sopravvissuti ma incastrata per aver sparato a un sospetto disarmato ("Il giorno zero") più tardi tenuta sotto tiro dagli uomini dell'HR su ordine di Quinn, fallito a causa di un intervento di John Reese ("Partita finale")
- Un luogotenente di Elias (senza nome, forse Anthony Marconi) : ucciso su ordine di Quinn ("Fuori tempo massimo")
- Carl Elias : mirato su ordini di Quinn; fallito ("Fuori tempo massimo")
- Sven Vanger : mirato su ordini di Quinn; fallito ("L'ipnotizzatore")
- Natalie Boal : mirata su ordini di Quinn; fallito ("L'ipnotizzatore")
- Hayden Price : mirato su ordini di Quinn; fallito ("L'ipnotizzatore")
Curiosità[]
- Quinn non ha mai messo il suo nome nel libro mastro dell'HR e Simmons, Fusco e molti altri poliziotti non sono nel libro mastro, siccome le loro pagine sono state strappate da Fusco. ("Prima pagina")
Episodi in cui appare[]
Stagione 2[]
Stagione 3[]
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